“Oltre lo Scibile”
ovvero treni che sognano di uscire dai binari
(a cura di P.G.)
Storia e leggenda sono ricche di uomini che a modo loro hanno voluto spingersi “ oltre lo scibile “ ,
da Icaro
all’ Ulisse dantesco ,
da Leonardo da Vinci
a Picasso…
Chi di noi almeno una volta nella vita non ha mai sognato , come nell’ opera di Maurizio d’ Agostini ,
di volare fuori dai nostri schemi conosciuti ed abituali…?…
E perché dunque , con quale diritto , potremmo negare ai treni in miniatura di avere desideri analoghi ai nostri , di sognare di uscire dai binari conosciuti…?…
Un esempio di questa voglia di evadere in scala HO/OO è il “ Battle Space Turbo Car “ di Triang,
che concepì negli anni ’50 questo strano veicolo ferroviario free-lance , mosso realmente dall’ elica posteriore , che si discosta nettamente dai modelli di locomotive inglesi dell’ epoca , eleganti , ma rigidamente formali e compassate .
Questo buffo giocattolo ci ricorda lo Schienenzeppelin tedesco degli anni ’30,
riprodotto in scala HO da Maerklin , senza però accettarne i rigorosi aspetti tecnologici .
….Lo Schienenzeppelin infatti fa discutere i tecnici , al contrario il Battle Turbo Space fa sognare
i bambini e, perché no , anche gli adulti …
Anche i treni monorotaia si staccano da terra abbandonando il classico binario
nella realtà come in scala HO .
Molto probabilmente la prima riproduzione di una monorotaia in questa scala risale al 1955 e viene commissionata da un gruppo di negozi statunitensi al giapponese HAJI .
Il treno articolato in lamiera litografata e funzionante a batteria circola su di un ovale in celluloide che poggia a sua volta , tramite supporti in lamierino piegato ,
su di un cartone rettangolare riproducente un paesaggio popolato di castelli , dischi volanti e ben altro
Molto più nota
è la
“ Disneyland Allweg Monorail “ Schuco
degli anni ’60 ,
mentre anche nella DDR negli stessi anni Piko concepisce la sua fragile
“Einschienenbahn “ , costruita in un materiale detto Duroplast che si colloca tra plastica e bakelite .
Tuttavia , se devo dare un ‘ immagine di un treno “ oltre lo scibile “ ,
la mia preferenza sia nella realtà che in scala va alla Schwebebahn , la ferrovia sospesa di Wuppertal.
Messa in servizio nel 1901 , essa sfrutta la tecnica di Eugen Langen , è stata completamente restaurata pochi anni or sono e presta tuttora servizio regolare .
Nel 1956 Richard Stube sviluppò la sua ferrovia sospesa free-lance in scala HO , che si ispira a quella di Wuppertal .
Quando si ha il piacere di aprire una confezione della Stube Schwebebahn , si ha l’ impressione di trovarsi davanti ad una scatola di Meccano .
Il montaggio dei circa 200 pezzi contenuti nella scatola qui illustrata
richiede tempo e pazienza , ma il risultato ne vale la pena !!
Motrice e rimorchio avanzano ondeggiando scorrendo sospesi alle travi reticolari , procedono prudentemente quasi avessero paura di cadere , di lasciare la rotaia aerea e di ritornare a terra…
Motore e meccanica sono di ottima qualità ,
il funzionamento è a 12 V CC .
Nel catalogo Stube si possono trovare fermate , stazioni , accessori , ma purtroppo la ditta scompare nel 1963 e ai nostri giorni le confezioni di questi treni , divenuti molto rari ,raggiungono quotazioni anch’ esse “ oltre lo scibile “….
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(@ 30 Marzo 2015)