Kirchner : il “Cucciolo espressionista “ di KA-EF BAHN
(a cura di P.G.)
Prendendo lo spunto dalla pittura di Kirchner , parliamo oggi di altro pioniere , poco conosciuto soprattutto in Italia , delle ferrovie in miniatura dell’ immediato dopo-guerra .
Nel 1945 , dopo la caduta del Terzo Reich ,
la città di Reutlingen…
…viene a trovarsi nella zona di occupazione francese.
Ed è proprio in questa città , in Katharinenstrasse 2 , che , all’ inizio del 1946 , Karl Faigle fonda il marchio KA-EF Bahn che pubblica nell’ anno successivo un foglietto per reclamizzare il suo primo trenino…
…chiamato EL I/47 e composto di una locomotiva , quattro vetture passeggeri , un ovale di binario ed un trasformatore …
Successivamente , nel 1950 , vengono proposte anche un’ elettromotrice….
… che non si sa se effettivamente abbia visto la luce,
ed alcuni locomotori fra i quali questo “ E18 “ a tre assi motori che arriva sui binari almeno allo stadio di prototipo .
Dal 1950 si perde ogni traccia di KA-EF Bahn , che pare abbia commercializzato lo stesso materiale anche con il nome di Weista Bahn .
Il primo trenino di questo fabbricante è contenuto in una robusta scatola di cartone….
…dove all’ interno il materiale trova posto un po’ alla rinfusa …
Da notare , sul coperchio , la scritta “ Made in French Zone Germany “.
Con un po’ di fantasia si potrebbe immaginare la locomotiva elettrica a due assi di questo trenino come la “ versione espressionista “ del “ cucciolo elettrico “ Conti , con linee decisamente più marcate , squadrate e teutoniche ,in qualche modo la “ Kirchner Version “ della E 554 italiana ….
Essa funziona a corrente alternata a tre rotaie con inversione manuale tramite la levetta posta su di una fiancata ….
Realizzata in robusto lamierino di ferro , questa macchina free-lance ricorda anche le locomotive prodotte in Francia negli anni ’30 ,
con dimensioni prossime alla scala 1 , da Edobaud .
I due assi motori molto ravvicinati e l’ assenza di carrelli conferiscono a questa locomotiva degli sbalzi importanti e di conseguenza essa tende ad ondeggiare sui binari …
Contrariamente alla descrizione del foglietto illustrativo , essa non è provvista di fari e non può essere alimentata dalla linea aerea.
Malgrado ciò questa è una macchina che si distingue per la sua forma inconsueta , è semplice , robusta e di funzionamento sicuro , con una capacità di traino modesta , ma sufficiente per i quattro vagoncini contenuti nella confezione .
La meccanica di ottima qualità ha permesso all’ esemplare in mio possesso di funzionare fino ad usurare quasi completamente i pattini di presa di corrente …
…e , malgrado questo di essere ancora perfettamente in ordine di marcia .
Le vetture sono costruite anch’ esse in lamierino molto spesso , tranciato e piegato , sono decisamente più grezze delle corrispondenti vetture di Maerklin o Fleischmann ed hanno ruote in acciaio tornito .
Si tratta dunque , un po’ come per il materiale Conti in Italia , di un trenino robusto….
… fatto per giocare , essere maneggiato e resistere agli urti e all’ uso intensivo
Il trasformatore da 50 VA , con le scritte in tedesco e in francese , è anch’ esso molto pesante ,
massiccio , interamente metallico ….
I binari hanno la particolarità di avere le due rotaie esterne in ottone , quella centrale in ferro …
….fissata alla parte inferiore della base tramite piastrine di legno per assicurarne l’ isolamento elettrico .
Ed infine ecco ancora due foto per mettere in evidenza parentela e differenze
tra il “ cucciolo elettrico “ Conti e la locomotiva KA-EF Bahn ….
….Ah , un ultimo dettaglio : questa motrice è stata contestata dal sindacato dei ferrovieri in miniatura…..
in quanto priva di porte d’ accesso .
Non ci vuole uno scienziato
per capire che entrare dai finestrini sia piuttosto scomodo….!!…
ed ora la pittura di Kirchner
(@25 novembre 2015)