Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne
Il Marchio BLZ ovvero…….
“ L’ Italia ha perso un treno “
(a cura di P.G.)
Il nostro connazionale Aldo Zedda emigrò in Francia all’ età di venti anni nel 1919 subito dopo la prima guerra mondiale .
Dopo aver lavorato per alcuni anni per LR , fabbricante francese di treni in scala O , rientrò in Italia nel 1933 dove cercò in tutti i modi di iniziare un’ attività di produzione di trenini in miniatura .
Non essendo affatto un simpatizzante del regime non trovò credito dalle banche e fu ostacolato in tutti i modi .
Nel 1938 , ormai scoraggiato , ritornò in Francia dove , in piena guerra , nel 1942 trovò finalmente due finanziatori , MM Bourdeaux e L’ Heure da cui ottenne i fondi necessari per fondare l’ azienda dei suoi sogni.
Nel 1943 nacque così la BLZ ( Bourdeaux-L’ Heure-Zedda ) che incominciò con successo , malgrado il periodo bellico, a produrre treni
in scala O
Nel 1946 l’ azienda si lancia nella scala OO con una splendida locomotiva tipo Pacific carenata prodotta in livrea verde e in livrea nera in due versioni con meccanica e cassa leggermente diverse
Al vero la locomotiva in questione appartiene ad un lotto di macchine costruite nel 1916 per la rete ETAT , trasformate nel 1933 . Di queste solo la 231 761 venne carenata ed è nota per aver trainato il treno reale d’Inghilterra da Calais a Parigi
durante la prima visita in Francia dei reali britannici nel dopo-guerra .
La locomotiva BLZ funziona in CA tre rotaie con relais d’ inversione a doppio scatto , soluzione ripresa da Rivarossi qualche anno dopo per la serie blu .
La macchina possiede un telaio d’ acciaio , la cassa è in lamiera d’ acciaio e in bronzo , il motore robusto ed affidabile ha i porta-spazzole apparenti sul lato destro della macchina .
BLZ produsse altresì un locomotore elettrico free-lance di ispirazione americana con rodiggio 2’-B-2’ anch’esso in due versioni
con una curiosa sovrastruttura costituita da due conchiglie unite da viti orizzontali . La locomotiva si smonta dunque aprendola in due parti verticali… e possiede solo l’ inversione di marcia manuale mediante leva sul tetto o stelo orizzontale a seconda delle versioni .
Particolare curioso : questa macchina non ha finestrini frontali e gli eventuali macchinisti in miniatura sarebbero obbligati a condurla con la testa sempre fuori dal finestrino laterale…..
I primi binari hanno le rotaie in lamiera piegata e le traversine in vero legno , successivamente vengono prodotti binari simili ai Maerklin della stessa epoca .
Tra il 1946 e il 1949 vengono prodotti due bellissimi set completi denominati :
– “ Pacific “ con locomotiva carenata nera o verde e vetture a cassa portante dette “ saucisson “ per la loro forma tubolare che ricorda un salume
– “ Orient Express “
con locomotore elettrico e vetture CIWL in lamierino litografato , senz’ altro tra le più belle che siano mai state prodotte
Il marchio BLZ scompare nel 1951 lasciando agli appassionati il compito arduo di trovare questo materiale divenuto estremamente raro …..
Ma Aldo Zedda non si da per vinto e fonda allora un’ altra marca denominata “ Scéllé – Bell “ che produce una strana locomotiva elettrica con tre assi motori , una specie di “edizione raccorciata” delle allora nuovissime CC 7100 delle SNCF .
Anche questa funziona in CA a tre rotaie con inversione di marcia manuale.
Vennero prodotti due set , uno passeggeri ed uno merci con carri e vetture interamente in lamierino d’ acciaio
Anche questo marchio scompare intorno al 1954 , lasciandoci l’ interrogativo : “ Cosa avrebbe prodotto Aldo Zedda se , come avrebbe voluto ,avesse potuto lavorare in Italia ?….”
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(@ 2 Marzo 2015)