I tram HAMO seconda parte : le vetture a carrelli
(a cura di P.G.)
Una delle vetture tranviarie a carrelli più diffuse in Europa alla fine del secolo scorso ed ancora oggi presente in molte città è la così detta “Grossraumwagen” del costruttore Duewag di Düsseldorf
che , a partire dal ‘ 51 , costruì in grande quantità e con parecchie varianti questo tram , considerato allora a grande capienza in quanto destinato a sostituire le vetture a due assi in servizio a quel tempo .
Fino agli anni ’80 le maggiori città tedesche , austriache e di altri paesi acquistarono queste vetture unidirezionali
concepite per viaggiare da sole , in coppia o con un rimorchio .
Nel 1957 HAMO scelse proprio queste popolari e diffuse vetture per rinnovare il parco tranviario in scala HO con la sua T 127 …
La T127 ha la carrozzeria in metallo pressofuso , mentre il telaio ….
…può essere in metallo o in plastica
La trazione può avvenire su tutti gli assi , su un asse per carrello oppure su due assi di un solo carrello .
In molte versione a quattro assi motori , la captazione di corrente può avvenire con l’ausilio di striscianti in filo d’ acciaio .
Una levetta sul tetto della motrice permette la commutazione binario/linea aerea di questo convoglio rosso/avorio …
E comunque sorprendente la scelta di questo costruttore per dei tram a carrelli unidirezionali con porte sul solo lato destro . Infatti , contrariamente alle motrici HAMO bi-direzionali a due assi , quelle a carrelli devono essere girate al capolinea
e non sono adatte al servizio su di una linea tranviaria a binario unico priva di un cappio di inversione ad ogni estremità.
Malgrado questo inconveniente questi modelli ebbero un certo successo commerciale e circolarono su molti grandi plastici famosi dell’ epoca .
… ed ecco un complesso giallo/avorio visto dal lato privo di porte …..
…che si fa fotografare anche in compagnia di un convoglio a due assi con gli stessi colori….
Un veicolo assai inconsueto e che non ha nessun riscontro nella realtà è la così detta automotrice veloce o “ Schnelltriebwagen “ T 126 .
Non ho mai trovato traccia nella documentazione e nella letteratura di un veicolo simile prodotto da Duewag .
Questa singolare motrice è priva di pantografo ed utilizza la carrozzeria di un rimorchio munito di faro centrale ed il telaio di una motrice .
Eccola in livrea rosso/avorio ripresa da sola…
…o con un rimorchio a due assi …
Questi tram a carrelli dovevano essere piuttosto costosi da produrre , quindi , probabilmente per questa ragione , HAMO introdusse anche una gamma con cassa in plastica , che comprende la motrice ref T 125 e relativo rimorchio , che differiscono in alcuni particolari da quelli metallici , come le porte scorrevoli anziché a soffietto .
Da notare che tali versioni hanno tutte il telaio metallico per conferire loro l’ idoneo peso aderente .
La loro carrozzeria è in plastica color avorio , colorata nella massa , mentre tetto e fascia sotto i finestrini sono verniciati con colori diversi …
…Essa viene proposta anche come motrice senza pantografo , ref T 126 ….
Qui vediamo una T 125 blu/avorio …
…una verde/ avorio in plastica in compagnia di una metallica blu/avorio….
…oppure giallo/avorio ….
Le versioni in plastica non ebbero successo , sono oggi particolarmente rare e raggiungono spesso valutazioni altissime …
E’ curioso il fatto che le tranvie HAMO abbiano trovato posto a suo tempo nei cataloghi per collezionisti MIKADO
e non nei Koll’s dove vengono per altro citate e stimate a prezzo da amatore ( Liebhaberpreis ) le due locomotive prodotte da questo costruttore prima della vendita del marchio a Maerklin …..
Presentiamo qui alcune foto dei tram con carrozzeria in plastica in versione verde ,
ripresi da varie angolazioni con e senza rimorchio
….E la
versione
blu …
…ed ecco i rimorchi in metallo ed in plastica sul catalogo ’57….
Anche i tram a carrelli HAMO si prestano bene ad assicurare il servizio urbano nei plastici d’ epoca , in particolare , secondo me , la loro scala ben si accompagna al materiale Conti .
Ad esempio , questo T 125 giallo della linea 1……
…. è felice di accogliere gli omini che stanno per scendere dal Belvedere Conti…
Seguono nella terza ed ultima parte i rimorchi di servizio e le locomotive
ed ora incontriamo la pittura di Lucas Cranach il Vecchio
(@ 19 Agosto 2015)