I treni fiamminghi in HO degli anni ’40-‘60
(a cura di P.G.)
I paesi fiamminghi non furono altrettanto prolifici nel produrre treni in miniatura quanto lo sono stati nell’arte , soprattutto nella pittura .
Il primo treno fiammingo in scala HO/OO nasce a Bruxelles ad opera della firma ELEC nel settembre del 1946 .
Viene venduto dapprima solo in confezione completa,
poi a pezzi sciolti .
I binari hanno la base in legno fresato , le rotaie sono in ottone , la locomotiva
ha una meccanica simile alle due assi della serie 800 di Maerklin , ma il sistema di inversione è uguale a quello delle prime Conti e la locomotiva cambia senso di marcia a seconda della rotaia laterale con cui viene alimentata .
Le vetture a due assi , ispirate al materiale delle SNCB dell’ epoca , sono in lamierino tranciato , smaltato in due toni di verde e ricotto .
Sparita ELEC già prima del 1950 , bisogna attendere l’ inizio degli anni ’60 per trovare nuovamente treni fiamminghi .
Nel 1961 una catena vendita olandese propone con il proprio marchio HEMA
un catalogo di treni fiamminghi .
In realtà essi sono prodotti da Lima a Vicenza
anche se, fino al 1969 , il marchio italiano e la scritta “Made in Italy “ non compaiono mai su scatole e confezioni e spesso , anche sotto il telaio dei veicoli , sono coperti da etichette HEMA incollate .
A partire dal 1969 compare la scritta “ Made in Italy “ , ma non “ Lima “
Tale situazione perdura fino al 1980 ,
quando HEMA pubblica il suo ultimo catalogo ferroviario
Certo anche altre marche , come Fleischmann o Maerklin , producono in quegli anni rotabili per questo mercato , ma non li prendiamo in considerazione in quanto importati con il loro marchio d’ origine e non prodotti in Belgio o in Olanda .
A partire invece dal 1962 la ditta Distlertoy , neo- costituita azienda belga , salva , dalla chiusura della storica Distler tedesca , le attrezzature ed il materiale per produrre treni in lamierino litografato.
Sono treni economici , destinati alla vendita nelle catene di negozi e degli appena nati supermercati .
Costano poco , l’ attrezzatura è già ammortizzata , usano binari di derivazione Trix o Fleischmann e funzionano a batteria ( 4,5 volt ),
però hanno poco successo e la loro effimera produzione cessa intorno al 1965 .
Sono comunque ricchi di fascino questi fiamminghi , anche se perlopiù di ispirazione teutonica ,con una gamma che si estende dalle locomotiva a vapore , come la BR 80 e la BR 01 ai moderni TEE dell’ epoca .
Prima di scomparire , alla fina degli anni ’60 , Distlertoy si lancia nella plastica .
Fa parte della produzione di questo periodo questa confezione di così detti Tramways in realtà più simili ai “ Schienenbus “ tedeschi muniti di pantografi che a veri e propri tram.
Questa effimera confezione è oggi un’ autentica rarità .
Sempre dello stesso periodo è il trenino minerario o “ Sandbahn “
con i suoi vagoncini basculanti di derivazione Trix.
Bisogna poi attendere ancora più di 10 anni per trovare di nuovo treni fiamminghi , ma solo di produzione artigianale in ottone di alto livello .
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(@ 11 Aprile 2015)