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Renato Guttuso
Renato Guttuso
(Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.)
Aldo Renato Guttuso nacque il giorno di Santo Stefano del 1911 nella cittadina siciliana di Bagheria e morì a Roma il 18 Gennaio del 1987
Figlio di Gioacchino, agrimensore e acquerellista dilettante e di Giuseppina d’Amico
Influenzato dall’hobby del padre e dalla frequentazione dello studio del pittore Domenico Quattrociocchi e della bottega del pittore di carri Emilio Murdolo, il giovane Renato iniziò appena tredicenne a datare e firmare i propri quadri.
Strinse amicizia con Antonello Trombadori, giovane critico d’arte figlio del pittore Francesco Trombadori, e iniziò un sodalizio intellettuale e politico che lo accompagnerà per tutta la vita.
Conosce e sposa quella che sarà la sua fedele compagna e confidente Mimise che ritrarrà nel ’47
Guttuso si spense malinconicamente in isolamento, dopo la morte della moglie, riavvicinandosi, secondo una testimonianza di Giulio Andreotti, alla fede cristiana.
Alla morte di Guttuso, vennero donate alla città natale, Bagheria, molte opere che sono state raccolte nel locale museo di Villa Cattolica dove egli stesso venne sepolto..
Guttuso non ebbe figli biologici riconosciuti, ma un figlio adottato poco prima della morte, Fabio Carapezza Guttuso, che gli fu molto vicino negli ultimi anni di vita.
Fabio Carapezza Guttuso fu l’unico erede dell’immenso patrimonio di Renato Guttuso e fondò gli Archivi Guttuso, cui destinò lo studio di Piazza del Grillo, e integrò la collezione del museo di Bagheria con numerose opere ereditate.