Le 141 R : delle locomotive americane in Francia
( prima parte )
(a cura di P.G.)
Alla fine della seconda Guerra mondiale l’ industria francese ed europea non era certo in grado di far fronte all’ impellente necessità di compensare la perdita da parte della SNCF di più di 1300 locomotive.
L’ unica soluzione era di far appello all’ industria nord-americana e la Baldwin Locomotive Work progettò in meno di un mese una locomotiva universale , adatta al traino di pesanti treni merci e di treni passeggeri espressi . Per non correre rischi e per guadagnare tempo prezioso venne modificato , per adattarlo alla circolazione in Francia , il progetto della “Mikado USRA “ che già veniva impiegata con eccellenti risultati su molte reti americane .
Tra il 1945 ed il ‘47 vennero costruite da vari fabbricanti …
… negli USA ed in Canada 1340 di queste locomotive soprannominate “ Libération “ .
Chi volesse capire meglio il significato del termine “ Libération “ clicchi sull’ immagine sottostante.
Di queste macchine 1323 arrivarono in Francia , 17 si trovano ancora oggi sui fondali dell’ Oceano Atlantico , vittime del naufragio del mercantile norvegese Belpamela …
….naufragato nel 1947 al largo di Terranova .
Le 141R si possono dividere in tre versioni :
Una parte di esse erano previste per la combustione a carbone , una parte a gasolio , combustibile che conferiva loro un’ autonomia di circa 700 Km .
Il loro telaio era costituito da una fusione monoblocco che comprendeva anche i cilindri.
Macchine semplici , robuste e potenti ( potevano sviluppare ben 2150 Kw ,il 42 % in più di una 746 FS ) …
…si diffusero rapidamente in tutta la Francia al traino di treni merci e passeggeri e costituirono , fino all’ inizio degli anni ’70 la spina dorsale della trazione a vapore del paese .
Esse pesavano 116 t ed avevano una velocità massima di 100Km /h .
Trainavano anche molti treni prestigiosi , come il Mistral nel tratto Marsiglia – Nizza , ed arrivavano numerose ogni giorno anche in Italia a Ventimiglia con ogni tipo di treno .
Le ricordo in particolate al traino del “ Train Bleu “qui fotografato sulla costa ligure subito prima di raggiungere questa stazione .
Eccone una a Ventimiglia nel ’56 sotto il bifilare trifase italiano …
…ed un’ altra sulla piattaforma girevole della stessa stazione .
Dodici di esse sono state conservate , di cui tre attualmente in ordine di marcia .
Una di queste , la 141R 1126 ,è ritornata a Ventimiglia nel 2005 con un treno speciale…
…. dove è stata girata …
…per rientrare la sera stessa
verso
Nizza .
La prima riproduzione in scala HO della 141R è opera di Chaumeil nel 1949 . A differenza della locomotiva reale , essa è stata realizzata in Francia e non negli Stati Uniti .
Infatti Monsieur Chaumeil , garagista lionese , aveva fondato nel 1947 in rue Pasteur a Lyon un ‘ officina di produzione di modelli ferroviari in bronzo adottando , per la prima volta in Francia , il sistema di funzionamento a due rotaie CC .
Egli ebbe inizialmente una decina di collaboratori , chi specializzato nella fusione in bronzo , chi nel lavoro alle macchine utensili , chi nella verniciatura . Le serie erano costituite da una decina di esemplari , all’ epoca venduti carissimi . Alla morte del titolare l’ attrezzatura venne acquistata da un appassionato , ma , quando questi volle prendere possesso dell’ officina , tutta l’ attrezzatura , il materiale ed i disegni erano misteriosamente scomparsi …..
Le 141 Chaumeil sono oggi estremamente rare .
Dopo anni di ricerche , sono riuscito recentemente ad acquistarne una ….
E’ un modello molto bello per quell’ epoca …
…con la sovrastruttura della locomotiva e tutto il tender in bronzo …
,,,dai dettagli massicci …
….esse possiedono la bellezza di cose realizzate con professionalità e passione , a cui la patina del tempo
ha aggiunto un fascino ancor più grande …
Essa è dotata di un motore a cinque poli a magnete permanente collocato all’ interno del focolaio e che aziona il primo asse motore tramite una vite senza fine ed una cascata d’ ingranaggi .
Molto belli e molto fini per quegli anni ruote e biellismo in acciaio e bronzo bruniti in grigio che danno un tocco di raffinatezza a questo modello accentuandone l’ armonia d’ insieme .
Questo è un esemplare particolarmente riuscito : ho avuto modo di esaminare un’ altra 141R Chaumeil , proprietà di un collezionista parigino , dotata di ruote e biellismo più grezzi .
Se confrontiamo comunque questa locomotiva con altri modelli dello stesso periodo , la qualità di concezione e di fattura sono davvero notevoli .
Degni eredi delle 141R Chaumeil sono i modelli di queste macchine prodotti da Gerard TAB a partire dall’ inizio degli anni ’60 .
Monsieur Gérard aveva aperto , anch’ egli nel 1947 , un negozio di modellismo rue Pernety nel 14ème Arrondissement di Parigi denominato “ Trains – Avions – Bateaux “ da cui derivò poi il marchio TAB .
Presto la sua produzione si orientò verso le locomotive in HO prodotte in piccola serie . Di questi fa parte tutta una famiglia di 141R ….
… molto belle , interamente metalliche ( a parte la cassa del tender in plastica ) e con una meccanica estremamente raffinata .
La prima è la 141R 1330 interamente nera con ruote Boxpok …
….che rende perfettamente l’ immagine della locomotiva reale dalla silhouette americana a cui si sommano componenti tipicamente europei quali lamiere para-fumo , respingenti …
Le 141R Gérard TAB ebbero parecchie varianti .
Qui , per esempio , possiamo ammirare un ‘altra 141R 1330 nera con una verniciatura diversa….
…più lucida della precedente e con linea rossa lungo il praticabile .
La stessa locomotiva venne proposta anche in livrea verde ….
…e sempre con ruote Boxpok…
Tutte le 141R TAB sono provviste di fari illuminati con piccole lampade simili a quelle usate da Rivarossi…
…ed alcune sono dotate di illuminazione anche sul tender .
La 141R 1083 è invece provvista , conformemente alla terza versione della locomotiva vera , di ruote Boxpok sul terzo asse e ruote a raggi sugli altri…
Essa riproduce un esemplare con combustione a gasolio ed il relativo tender…
…e sfoggia, come per la locomotiva reale , una elegante livrea verde .
(@ 31 Luglio 2016)
( Segue seconda parte )
