“ La Resa dei Conti “ : le confezioni Conti-Bub
(a cura di P.G. )
All’ inizio degli anni ’60 la produzione Conti , ormai nelle mani di Oreste Cicchetti ….
…si trova a confrontarsi con quello che si potrebbe chiamare il “ fenomeno LIMA “
LIMA invade infatti il mercato con i suoi treni “ low-cost “ prodotti in plastica in grande serie a costi molto bassi e che , se non possono certo competere con la qualità di fabbricazione dei Conti , si posizionano però sulla stessa fascia di mercato , quella delle ferrovie in miniatura fatte per giocare .
Rivarossi cerca di difendersi dall’ assalto dei trenini vicentini con la “ Serie RR “ ….
…tuttavia la battaglia è assai dura e non scevra di errori tattici …..
La casa di Como , ad esempio , semplifica a fondo il suo 424 per ridurne il prezzo di vendita da 8.400 £ a 3000 £ …..
…ottenendo il risultato di offrire al mercato una locomotiva molto più brutta delle versioni precedenti , mancante di molti dettagli anche essenziali , completamente fuori scala , dalla scarsa forza di trazione e che si rovescia nelle curve per essere stata privata di zavorra ….
….allo stesso prezzo di catalogo del modello LIMA…
molto più completo e dettagliato ,costruito in scala più vicina alla HO e dal funzionamento molto più affidabile ….
….e va ancor peggio per il 424 Conti , pieno di fascino oggi ai nostri occhi di collezionisti ….
…ma che , nel contesto di quegli anni , risulta commercialmente perdente sotto tutti i punti di vista di fronte al modello LIMA .
( Chissà perché Conti ha prodotto i suoi 424 color sabbia o persino verdi e mai nei colori reali FS ? )
Anche la vendita delle confezioni Conti
entra in una crisi
profonda : come possono queste confezioni ….
….competere
con quelle di LIMA….
….. che costano meno di un terzo e che si presentano al pubblico come ben più realistiche ed in scala ?
Come abbiamo già detto negli articoli su questa marca , proprio in quegli anni i trenini vicentini varcano il Brennero ed invadono anche i paesi d’ oltralpe .
Uno dei produttori tedeschi particolarmente colpiti da questo fenomeno è Karl Bub …
…. che porta il nome del suo fondatore , che aveva iniziato l’ attività a Norimberga nel 1851 ed al quale in futuro dedicheremo un apposito articolo .
Bub , dopo aver rilevato l’ attività di Bing ,
era stato , tra le due guerre mondiali , uno dei pionieri della scala 00…
….aveva prodotto del materiale di ottima qualità come la Ausweichbahn …
…e , negli anni ’30 , la serie “ Sonderklasse “ caratterizzata da locomotive munite di sofisticatissimi meccanismi con ricarica a molla con un vero e proprio cambio meccanico per marciare a più velocità …
Nel dopoguerra questa marca produce , a partire dal 1956 , treni economici in scala HO e , tra le locomotive , una delle più diffuse è la BR 80 .
La sovrastruttura in plastica di questa locomotiva è una copia ( a parte qualche chiodatura ) di quella in metallo della 1320 Fleischmann , qui nella rara versione del 1952 con “Schienenschleifer “ ( Presa di corrente dalle rotaie tramite contatti striscianti )….
…e di cui riproduce anche tutti i principali errori rispetto alla macchina reale .
La BR 80 Bub viene dapprima proposta in versione meccanica a due assi con la referenza 530 …
….qui in un set destinato alla vendita alle truppe americane di stanza in Germania …
…. dotato di elementi paesaggistici in cartoncino da ritagliare …..
o in un’ altra confezione destinata alle vendite su catalogo di “ Quelle “
Essa esiste in due versioni che differiscono per l’ aggancio posteriore …
Locomotiva e confezioni vengono proposte anche dalle grandi organizzazioni di vendita
quali Neckermann , Bauer , dai negozi Migros , Franz Carl Weber ( CH ) ed altri …
In versione elettrica a tre assi essa viene venduta con le referenze 1030 -1430 con funzionamento a 4,5 V e 1434-1436 con funzionamento a 14 V .
Esistono numerose varianti , con o senza luci o respingenti , con trasmissione sul solo asse posteriore o sui due assi estremi , con ingranaggi in ottone o in metallo pressofuso , con o senza fanali anteriori in plastica trasparente ….
Non possiedo informazioni precise sugli accordi intercorsi tra Conti e Bub per far fronte al nemico comune Lima , ma in ogni caso ne sono frutto le confezioni “ Conti Little Electric HO “
Le prime , messe in vendita nel ’62 , contengono due carri merci e un cerchio di binari Conti , la BR 80 e la scatola porta-pile Bub …
in seguito i vagoncini si fanno più accattivanti ….
L’ anno successivo , nel ’63 , anche i binari sono di produzione Bub con traverse in cartone pressato , come in questa confezione …
…in cui i soli elementi Conti sono le due vetture bicolori a due assi …
Le BR 80 Bub funzionano male , sono fragili , troppo leggere ed inadatte a trainare i carri o le vetture metalliche Conti.
Forse per questo e per ridurre ulteriormente i costi le vetture metalliche Conti nel ’64 vengono sostituite con due vetture in plastica Bub …..
….. senz’ altro più economiche , ma non molto sexy e con tendenza a deformarsi , ed in tal modo tutto il materiale delle confezioni risulta prodotto da Bub .
Questa storia non è a lieto fine per nessuna delle due aziende , dato che Bub chiude le porte nel 1966 , Oreste Cicchetti tenta ancora , ma senza successo , di lanciare il marchio Jolly….
…mentre sui binari economici in HO italiani e tedeschi la “ BR 80 “ LIMA….
… ancor meno cara , più solida e dal funzionamento ben più affidabile , condanna alla sparizione le BR 80 Bub .
ed ecco Richard Hamilton
(@26 Gennaio 2016)