Ferrovia in miniatura Conti , piccola Arte Lombarda (dal primo dopoguerra all'inizio degli anni 60), un blog sul Collezionismo dei trenini Conti (CO.MO.G.E.) ……….. e non solo ……. Arte, Storia e Cultura fanno da contorno ai nostri beniamini ….Vostri commenti e suggerimenti sono graditi e ci aiuteranno a migliorare il Sito…ed ora usa il motore di ricerca qui sotto immettendo un nome, una parola, un argomento e dai INVIO
Luigi da Porto – Leggende e fantasmi
Luigi da Porto – Leggende e fantasmi
a cura di DG ( e di mio marito per le parti in corsivo perché non crediate che abbia scritto tutto io sui treni )
Credo che né mio marito , né i nostri amici mi considerino una donna particolarmente romantica .
Malgrado ciò , trovo che dai libri animati di mostri della mia collezione …..
…. emani un profumo di leggenda . ( io , se permetti, preferisco quello del tuo risotto al tartufo !! )
Lo sento quando , per esempio , aprendo un libro pop-up , ne emerge il Drago , questo essere leggendario , questa sorta di “ invenzione collettiva“, che si può trovare nella tradizione antica di moltissimi paesi ….
Anche gli antichi muri della nostra casa custodiscono una leggenda nel silenzio delle loro pietre secolari : quella di Giulietta e Romeo ….
….profondamente legata a questo palazzo che è stato cinquecento anni fa la dimora cittadina del suo autore Luigi Da Porto .
Quest’ opera , che molti pongono all’ origine della letteratura romantica ….
…è stata inizialmente intitolata “Historia nuovamente ritrovata di due nobili amanti “ ed è stata poi abilmente ripresa , 80 anni dopo essere stata pubblicata dallo scrittore vicentino , da William Shakespeare , che ne ha tratto la sua celebre opera teatrale .
A chi sia disposto a crederci posso anche confidare che il fantasma di Luigi da Porto è di casa qui da noi e fa parte di questa aura di leggenda …
Devo dire che è cortese e rispettoso , ma anche un po’ burlone : c’ è senz’ altro il suo zampino se ritrovo il mio mestolo da cucina preferito in un posto impossibile o se sparisce il cura-pipe di mio marito….
Credo che si sia abituato anche ai treni che abitano qui con noi , in quella che fu la sua casa , anche se all’ inizio ho dovuto spiegargli cosa sono .
Per fortuna non mi ha chiesto a che cosa servono , ma credo che , per galanteria , non abbia voluto mettermi in difficoltà …..
Comunque sa bene anche lui che non deve toccare i treni, altrimenti l’umore di mio marito , e di conseguenza anche il mio , perderebbe ogni traccia di romanticismo….
Essendo essenzialmente un fantasma colto ( non sa annaffiare i fiori quando non ci siamo ) egli apprezza la nostra biblioteca ed ha letto sui libri dedicati ai treni che in questa casa ce ne sono alcuni che quei testi definiscono “ leggendari “…..
Non sono sicura che lo siano di per se , ma lo sono , secondo me , per il modo in cui sono arrivati in questa casa .
Prendiamo , per esempio , questo 626 Rivarossidel 1949 ….
nella rara livrea rosso-mattone per il mercato scandinavo …
Posso dirvi che un noto parlamentare europeo , se leggerà queste righe, capirà infine , a distanza di anni , perché mio marito gli abbia dato appuntamento in un paesino sperduto della campagna olandese ….
…. solo perché là doveva trattare l’ acquisto di questa locomotiva…. !!!!
Pochi conoscono il marchio inglese Scalemasterche produsse questo trenino
alla fine degli anni ’30 .
La sua locomotiva free-lance carenata ….
…. con il tender che sembrerebbe a torto agganciato di rovescio ….
…sembra esprimere , con le sue linee futuristiche …..
… le speranze e la voglia di progresso dell’ Europa degli anni ’30 , mentre invece già incombeva tetra la minaccia del secondo conflitto mondiale….
E fu per cercare questa locomotiva che trent’ anni fa , invece di visitare i negozi del centro , accompagnai mio marito in un tetro e poco rassicurante quartiere alla periferia di Londra ….
Un giorno , ben prima dell’ avvento di Internet , il mio compagno ebbe a Parigi un contatto con un gruppo di appassionati di treni dell’ est europeo che redigeva allora un foglio periodico ….
… in cui una volta si parlò della “ leggendaria e fantomatica automotrice dei Carpazi “ …
costruita da RTM , marchio rumeno di treni in scala HO fondato negli anni ’50 .
Ricordo che la cercammo dappertutto durante i nostri viaggi e soprattutto mio marito mise a profitto le sue peregrinazioni professionali nell’ est europeo per cercare di scovarla ….
Sono abituata a vivere con un compagno ostinato e testardo ( per fortuna lo sono anch’ io ) , che per dieci anni ha mosso mari e monti sulle tracce di questo “ fantasma “
proveniente dal paese di Dracula …..
…..per scoprirla infine durante una tranquilla visita domenicale al “ Marché aux Puces “ di Saint-Ouen a Parigi sul banco di un rigattiere.
Essa riproduce con qualche libertà l’ automotrice prodotta in Romania da Malaxa a partire dal ’37
… che era ancora in servizio negli anni ’60
Quando , dopo anni di ricerche , lui riesce a trovare questi pezzi rarissimi , mi sento profondamente partecipe della sua soddisfazione …!!…
Restando nei paesi dell’ est europeo , la tradizione popolare parla di un mostro che vive nelle acque basse del lago Balaton , chiamato “ Draganella “
Un’ altra leggenda parlava di un treno aerodinamico chiamato “ Stream Liner “ prodotto proprio in quella regione dall’ altrettanto misterioso marchio Roglin negli anni ’30 .
E’ costato più di vent’ anni di ricerca , ma alla fine è arrivato anche lui ….
… frutto della “ soffiata “ di un amico tedesco e di un apposito viaggio non privo di qualche avventura .
E’ costruito in lamierino tranciato con tecnica simile alle TWE 700 Maerklin ed anche il suo motore , alloggiato nell’ elemento centrale è simile a quello della serie 700 e ne condivide l’ inversione di marcia manuale …
E per oggi , volendo restare in Ungheria , eccovi , fotografata per Cucciolo Azzurro questa confezione…..
…. prodotta dal marchio magiaro Méja , nato in quel paese nel 1946 , nazionalizzato nel ’48 e costretto a cambiare attività per produrre articoli più adatti ai bisogni del popolo.
Anche questo trenino è frutto di molti anni di ricerca appassionata ed è stato infine acquistato nell’ Indiana tramite un amico allora residente a Muncie nel novembre del 1999 , periodo di Halloween ….
Le strade che hanno condotto questo trenino da Budapest ad Indianapolis
restano misteriose , certo è che ha attraversato due volte l’Atlantico… la seconda volta , con noi , su di un Boeing 767 di Delta Airlines .
La confezione contiene una locomotiva elettrica a tre assi , sei carri merci , oltre a binari , scambi e trasformatore
La locomotiva funziona a corrente alternata 24V , a tre rotaie …
….ha un motore di origine russa
( sarà anche questo un residuato bellico ? ) , una meccanica di ottima qualità …
…ed una robustissima e pesante sovrastruttura in lamierino di ferro da 1,2 mm di spessore .
Dello stesso lamierino è fatta anche la struttura dei carri …,
massicci , robusti , fatti per giocare …
…. ma non certo privi di fascino .
Sono meno austeri della locomotiva che ha un’ aria
molto arcigna
ed i segni del tempo
conferiscono loro una patina inimitabile
I miei mostri sono un po’ arrabbiati con me …
perché mi sono occupata un po’ a lungo di trenini , ma ora è tardi chiudo i libri e li metto a dormire ….
….e non mi sono dimenticata delle “ leggendarie “ Hiawatha
( quante ricerche anche per queste ! ) : mio marito ha promesso a Mario di dedicare loro uno dei suoi prossimi articoli
Non trovate anche voi che siano mostruosamente belle ?