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Edvard Munch a Berlino : “ il grido “
Edvard Munch a Berlino : “ il grido “
Edvard Munch (1863-1944)….
…. è il pittore che più di ogni altro anticipa l’espressionismo tedesco e nord-europeo.
Egli nacque in Norvegia , ma soggiornò anche a Parigi ed a Berlino .
Nella sua pittura troviamo anticipati tutti i grandi temi dell’ espressionismo: dall’angoscia esistenziale alla crisi dei valori etici e religiosi, dalla solitudine umana….
all’incombere della morte, dalla incertezza del futuro alla disumanizzazione di una società borghese e militarista.
Ossessionato da questi temi , influenzato dal filosofo Nietzche e dallo scrittore Strindberg, questo artista è stato definito da alcuni “di livida forza espressiva” .
La plastica e drammatica evidenza di un cromatismo sgargiante esprime in pieno la sua visione pessimistica della società e del mondo a lui contemporanei.
Durante il suo soggiorno nella capitale tedesca
egli dipinse molte tele , come “ Melanconia “….
….”Il Fregio della Vita “…
…” Lavoratori in strada “….
L’ opera più famosa del suo soggiorno berlinese è «il grido» .
Essa è diventata il simbolo stesso delle ansie e delle inquietudini di un intero secolo.
La tavola raffigura un ponte che attraversa, aprendosi in diagonale da sinistra a destra, i due terzi inferiori dello spazio.
Una figura vestita di scuro è dipinta da metà coscia in su nel primo piano….
Due figurine maschili si scorgono sul ponte in alto, dove la diagonale si stacca dal margine sinistro.
A destra della diagonale un paesaggio collinare cupo in cui si incastona un lago o un braccio di mare chiaro. Sopra, un cielo formato da nastri ondulati di colore.
Il quadro fu clamorosamente rubato nel 1994 e recuperato tre mesi dopo.