Pablo Picasso – 1903 Il pasto del cieco
Le AN 1 Rivarossi di prima serie
(a cura di P.G.)
Questa automotrice compare per la prima volta nel catalogo 1947 nelle versioni AN 1 , AN 1 Ec. e nella confezione I AN 1 / St .
Si tratta di motrice free-lance , ispirata alle automotrici Breda dell’ epoca e ancora soprannominate “Littorine“.
Secondo il catalogo poteva essere fornita a tre o a due rotaie CC o CA .
Nel 1948 compare la AN 1 / Standard 48 con bordini ruote di altezza ridotta secondo le norme americane NMRA che , come tutte le motrici della serie St 48 , viene venduta fino alla fine del ’49.
Nel 1950-51 è presente come AN 1 e come set I AN 1 nella serie blu ( CA tre rotaie ) , come AN 1/R e relativo set I AN 1 / R nella serie rossa ( CC due rotaie ) , nella confezione della serie verde I AN 1 / V che viene proposto fino alla fine del 1952 quando già nella serie rossa e nella serie blu veniva proposta la AN 1 di nuovo disegno
( seconda serie ) .
Nel 1950 viene proposta anche la rimorchiata senza motore come AN 1 / T ( serie blu ) e AN 1 / TR
( serie rossa ).
E’ stata progettata per essere prodotta ai costi più bassi possibili :
– La scocca è portante in bakelite colorata nella massa . Ha finestrini non traforati e i carrelli sono direttamente ancorati al tetto tramite appositi supporti . Non c’ è quindi bisogno di telaio .
– I corpi dei carrelli folli sono comuni con quelli delle A 2002 FNM
– I corpi dei carrelli motori sono comuni , oltre che con le A 2002 ,anche con i telaietti motori dei 626 e delle locomotive “ Dockside 97 “B&O .
– Naturalmente anche i motori , di “ tipo 1 “ e ad asse orizzontale sono comuni con le stesse macchine ed avevano le spazzole accessibili tramite un foro oblungo presente su una delle pareti laterali .
– Non è previsto alcun tipo di illuminazione .
– Un piccolo carter fissato con due viti sotto la scocca tra i carrelli serve ad ospitate il relais d’inversione per gli esemplari in CA o ,in molti esemplari in CC dal 1947 al ’49 , una piccola zavorra di piombo .
– Le versioni in CC non necessitano di alcun cavo elettrico di collegamento
– Il gancio , presente solo in alcuni esemplari destinati a trainare un rimorchio , è quello nichelato di “ tipo 1 “ o quello tipico della serie verde . E’ fissato direttamente ad uno dei carrelli sfruttando una delle due viti di fissaggio del carrello stesso al suo supporto.
Al di la di quanto scritto sui cataloghi , sono repertoriate le seguenti varianti di colore :
– Rossa colorata nella massa con finestrini dapprima grigi poi argento , radiatori argento , neri o blu , fari gialli o argento , senza fascia o con fascia arancio , gialla o blu . In qualche esemplare ( 1949 ) la fascia blu laterale si ingrandisce in corrispondenza delle estremità e ingloba anche i radiatori .
– Verde colorata nella massa con finestrini grigi , fari gialli , senza fascia o con fascia gialla o avorio
– Beige ( verniciata ) con finestrini argento , radiatori e fari argento , con o senza fascia rossa .
– Azzurra ( verniciata ) con finestrini ,fari e radiatori argento , fari gialli , fascia e finiture varie in giallo
– Bianca , colorata nella massa con finestrini e radiatori argento , fari gialli , con o senza fascia blu .
Le livree più rare di questa macchina già di per se rara sono quella azzurra e la bianca .
E’ difficile poter parlare di vere e proprie versioni di questa macchina , ma possiamo seguirne l’ evoluzione tecnico- costruttiva indicandone le particolarità essenziali :
1947
– Carrello motore primo tipo con corpo in bakelite , fori orizzontali per far passare gli assi delle ruote che possono dunque essere smontati solo tramite estrazione delle ruote
– Ruote in bakelite con raggi non traforati
– Presa di corrente tramite contatti striscianti direttamente sulle rotaie . Normalmente i contatti sono situati sotto il solo carrello motore per gli esemplari in CC , in quelli in Ca i contatti per la rotaia centrale sono sotto il carrello folle .
– Supporti carrelli in metallo pressofuso
– Finestrini grigi , fari gialli
– Carter tra i carrelli in ottone brunito e di forma particolare con zavorra in piombo
– Alla fine del 1947 compaiono le ruote con cerchione metallico che caratterizzano queste macchine dal 1948
– Le viti sono in acciaio e in ottone
La foto 01 ritrae l’ AN 1 esposta alla Fiera di Milano del 1947 . Essa porta sul tetto lo scudetto “Italia Numero 1 in tutto “ che caratterizza tutti i campioni esposti nell’ edizione 1947 di tale fiera.
1948
– Ruote in bakelite nera a raggi non traforati e cerchioni metallici , con bordino normale o “ Standard 48 “
– Compaiono i supporti carrelli in bakelite ,ma , a volte , i supporti metallici vengono ancora usati per i carrelli motori , probabilmente per aumentarne l’ aderenza .
– Presa di corrente dalle ruote tramite striscianti in filo d’ acciaio
1949
– Compaiono le prime ruote rosse a raggi traforati sia con bordino normale che Standard 48 , ma alcuni esemplari mantengono le ruote nere
– Dal 1949 viene gradualmente introdotto il carrello motore del secondo tipo con fessure per l’alloggiamento degli assi e carter metallico inferiore (in ottone , in acciaio brunito o nichelato ).
Comunque il carrello del primo tipo venne installato occasionalmente fino a fine 1949 .
– I supporti dei carrelli sono ora quasi sempre in bakelite.
– Il carter tra i carrelli è ora spesso verniciato in uno dei colori della carrozzeria
– Dal 1949 alcuni esemplari hanno i finestrini ed i fari argento
– Tutte le viti sono in acciaio
1950 – 1952
–
Tutti gli esemplari hanno ora i carrelli motori di secondo tipo , con carter inferiore in acciaio nichelato o brunito-
I supporti dei carrelli possono essere in bakelite o in lamierino d’ ottone piegato .
– Il carter tra i carrelli è ora in acciaio nichelato e di forma rettangolare e non sopporta più alcuna zavorra
– Finestrini e fari sono argento
– Le viti sono quasi sempre in alluminio , qualche volta in acciaio
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(@9 Novembre 2013)