Alberto Giacometti : le Ae 4/7 SBB-CFF
(a cura di P.G.)
Se si pensa alla trazione elettrica nella confederazione elvetica durante il secolo scorso , la locomotiva che ne è la più emblematica è proprio la Ae 4/7 .
Poste in servizio in 127 esemplari dalle Ferrovie Svizzere a partire dal 1927 , queste locomotive furono utilizzate fino al 1996 soprattutto sulle direttici del San Gottardo e del Sempione al traino di treni passeggeri e successivamente anche per il servizio merci .
Progettate secondo i criteri di Jacob Buchli, furono dotate della omonima trasmissione che ne ha fortemente condizionato l’ aspetto esterno rendendo ruote e telaio molto diversi da una fiancata all’ altra, come si può vedere in queste due foto ….
… mentre qui alcune Ae 4/7 di Losanna offrono contemporaneamente all’ obiettivo la diversità dei loro fianchi opposti
Esse fanno parte della grande famiglia europea delle locomotive elettriche dotate di quattro grandi ruote motrici e due carrelli portanti, solo che , a differenza dei 428 italiani , delle 2D2 francesi e delle serie 18/19 tedesche, hanno l’ originalità di avere un carrello d ‘ estremità a due assi ed uno mono-asse .
Le loro testate sono dotate di cofani più piccoli e di forma meno spigolosa di quelli delle prime 428 .
La tipica silhouette delle Ae4/7 e la loro elegante livrea verde caratterizzarono dagli anni ’20 agli anni ‘90 l’ altrettanto verde paesaggio delle valli svizzere e furono di casa per più di 70 anni a Domodossola e a Chiasso .
La prima riproduzione di questa locomotiva in scala HO/ OO (piuttosto abbondante) fu prodotta nel 1946 dal marchio elvetico RICHARD
Con le sue grosse lampadine frontali …..
… il marchio di fabbrica applicato sulla parte alta dei cofani …
…le grandi ruote a raggi non traforati …
….le fiancate diverse
come al vero …
È decisamente un modello pieno di fascino !!
E’ dotato di due motori funzionanti in CA 16 V con induttore a semplice bobina senza alcun sistema di inversione , esso ha dunque la particolarità di funzionare in un solo senso di marcia , e , coerentemente , l’ illuminazione a due lampadine è presente solo sul davanti ed il gancio , analogo ai Maerklin dell’ epoca , solo sulla testata posteriore .
Probabilmente era stata prevista anche una versione con inversione di marcia , data l’ esistenza , sulla parte posteriore di fori per le lampadine tappati , forse mono-motore , dato che , all’ interno , i due motori non avrebbero lasciato lo spazio per un relais d’ inversione…
Cassa , corpi-carrelli folli e ruote sono in lega di zinco , telaio , carrelli motori e ingranaggi in ottone
Questa locomotiva è estremamente rara dato che in più di 60 anni di collezionismo , ne ho conosciuto l’ esistenza di due soli altri esemplari oltre a quella illustrata .
Nel 1954 BUCO , azienda fondata nello stesso anno da August Bucherer a Diepolsau , presenta a sua volta la sua Ae 4/7 .
Unica locomotiva interamente metallica , prototipi a parte , della marca , essa è effettivamente consegnata solo alla fine del 1956 .
Qualche mese dopo , all’ inizio del ’57 , BUCO cessa l’ attività e la produzione di questo modello risulta limitata a circa 300 pezzi ….
E’ un modello
molto bello per l’ epoca ….
… ha un motore potente ed affidabile in CA 16 V , un relais d’inversione analogo ai Maerklin dell’ epoca ,
le sue ruote motrici , da un lato a disco , dall’ altro a raggi , sono direttamente inserite sul telaio fisso…
…e fissate all’ asse tramite dadi esagonali in ottone .
Data la rarità di questi pezzi ,
è difficile vederne due insieme come in questa immagine….
Dopo la chiusura dell’ azienda , gli stampi della cassa furono ripresi e modificati da HAG che nel 1959 propone la sua Ae 4/7 sia in CC che in CA ,
caratterizzata da ruote tutte a raggi , motorizzazione su tre assi , pantografi tipo “ 2” della marca .
Da notare il particolare gancio per il traino di vagoni Fleischmann.
Questa versione fu prodotta nel 1959 – ’60 e fu seguita da altre , con ambizioni più “ modellistiche “ che non sono oggetto di questo articolo.
Ed ecco tre “ foto di famiglia “ delle locomotive
di cui abbiamo parlato…
…con a destra la veterana di RICHARD , a sinistra il modello HAG , al centro le due BUCO .
Come si è detto , le Ae 4/7 furono per decenni ospiti delle nostre stazioni di confine .
Ricordo che a Domodossola il cambio di trazione era piuttosto spettacolare : le Ae 4/7 in arrivo dal Sempione abbassavano i pantografi ed entravano per inerzia sotto la catenaria a 3 KV , venivano staccate dal treno , agganciate ad una locomotiva italiana che le inviava con manovra a spinta nel settore a CA .
Ecco dunque , a Domodossola negli anni ‘ 60 una Ae 4/7 in compagnia di una e 626 e di una e 428 …
… ed ecco , per analogia in scala HO/OO , la Ae 4/7 RICHARD
in compagnia di due veterane italiane anch’ esse degli anni ‘40 : una 428 PVZ
ed una 626 primordiale Rivarossi ….
Auguri di buona salute a queste balde ( quasi ) settantenni …!!!!….
Un grande abbraccio da Portogruaro
Ed ora Alberto Giacometti : piacere di conoscerti !!
(@10 Novembre 2015)