I carri merci P.V.Z.
a cura di DG
( e di PG per le parti in corsivo )
Io trovo che la mia casa abbia non solo dei piccoli rumori caratteristici , ma anche un silenzio caratteristico .
Non è vero che il silenzio sia silenzio e basta , ma , per chi lo sa ascoltare , anche il silenzio sa esprimersi , caratterizzarsi , farsi capire…..
Per esempio , quando mio marito è nelle sue stanze , anche se apparentemente la nostra casa è immersa nella quiete assoluta , io so benissimo cosa lui stia facendo .
Vediamo se in questo momento ho indovinato : lui ha preso la scaletta e sta tirando giù una scatola da sopra l’ armadio bianco .
A questo punto decido di abbandonare il mio divano ed il mio Sudoku… e voglio andare a vedere se ho visto giusto ….
….del resto la curiosità è donna …!!…
Si , avevo ragione : lui ha sul suo tavolo una mia ex-scatola da scarpe con scritto “ Carri P.V.Z. “…….
….ed un’ altra , molto più lussuosa ,
con un’ etichetta “ PVZ “ in blu e lettere d’ oro …
Credo che , quando lui apre una di queste scatole , provi la stessa emozione che provo io quando apro un libro animato di mostri che non guardavo da tempo ….
…A proposito , lo sapevate che anche i miei mostri amano i treni ?
Una delle cose più belle è condividere un’ emozione con la persona che si ama , così mi avvicino e gli chiedo se posso aprire io uno dei due coperchi ….
Quello che compare ai miei occhi è dapprima una serie di macchie di colore nella penombra ….
…. c’ è del blu , del rosso , del marrone , del nero , dell’ argento…. come quando si lancia un primo sguardo a certe opere dei Macchiaioli
…poi le macchie di colore assumono dei contorni meglio definiti e si delineano cisterne , gru , tronchetti di legno , ruote , garitte ….
….e fanno capolino persino due camioncini colorati ….
Che bello !!!
Riunite in questo tavolo ci sono decine d’ anni di ricerche appassionate, alle quali qualche volta ho partecipato anch’ io ….
….e che “ colpo gobbo “ è stata questa scatola completa di locomotore…!!…
…o allora , avreste dovuto vederlo quando , rientrando da un viaggio , una visita o da una borsa scambio , lui mi ha mostrato trionfante uno di questi vagoncini colorati : …” ….Guarda , Tesoro , ho trovato ancora un carro PVZ …!!…”…
Mio marito ha già parlato dei locomotori di questa marca su Cucciolo Azzurro nell’ articolo “ Maurizio D’ Agostini : Il re e la regina – 428 PVZ – 685 Conti “ .
Oltre a queste splendide macchine….
… ai binari , al trasformatore …
…PVZ produsse una serie di carri merci , tutti a carrelli , a struttura interamente metallica , con o senza la garitta del frenatore , che possono senz’altro costituire un interessante tema di collezione a se stante .
Stranamente , mentre PVZ produsse solo vagoni a carrelli , l’ altro marchio di tre lettere di quell’ epoca , GEM , propose esclusivamente carri a due assi .
Mio marito mi fa notare un’ altra stranezza : i carri merci PVZ mal si accompagnavano al 428 della stessa marca considerando che in realtà, all’ epoca , questo era adibito esclusivamente ai treni passeggeri veloci .
Me lo ricordo bene quando , nei primi anni ’70 , fermandoci sul ponte della ferrovia durante una delle nostre passeggiate ( indovinate un po’ perché capitavamo spesso “ per caso “da quelle parti ) , lo vedevamo sfrecciare al traino dei treni direttissimi della Milano – Venezia ….
L’ unico scritto che possiedo su questo materiale è un foglietto del negozio milanese Mastro Geppetto , da tempo scomparso , che ne indica la disponibilità al primo gennaio 1950 .
Forte della mia abitudine a decifrare le sigle misteriose in uso soprattutto in Francia , dove ai nostri giorni perfino i “ barboni “ o “ Clochards “
si chiamano “ SDF “ ( = senza domicilio fisso ) , e della mia ben nota abilità a risolvere i Sudoku ….
…. oso chiedere al mio compagno se la sigla MC sta per “ Merci a Carrelli “ .
In effetti , è proprio così !
Ora , fiera della mia perspicacia , posso anche avventurarmi a fare osservare che sul foglio sono elencati 11 carri , tra i quali manca però l’ MC 9 , forse perché non disponibile o esaurito….
….probabilmente si tratta di un carro chiuso con altre scritte pubblicitarie e mancano , del resto , anche il locomotore , il trasformatore e l’ armamento .
Quanto ai carri , questo elenco potrebbe dunque non essere esaustivo: se qualche appassionato dovesse essere a conoscenza dell’ esistenza di altri modelli , tutte le informazioni sarebbero benvenute .
Da buona ex insegnante di matematica sono tentata di stimare in Euro odierni il prezzo all’ epoca di questo materiale ….
La stima non è facile, soprattutto in funzione del potere d’ acquisto , quello di cui sono tuttavia sicura è che non erano certo alla portata di tutte le borse !!
I nostri carri hanno tutti lo stesso telaio in lamierino metallico piegato, ma possono montare due tipi di carrelli che si distinguono esaminandone la parte inferiore .
Il carro in alto nella foto ha gli assi supportati dalle fiancate dei carrelli , per quello in basso gli assi sono montati su di un supporto centrale in lamierino piegato ad “U” e la loro estrazione implica lo smontaggio delle fiancate e di una delle ruote . Le ruote potevano essere metalliche o , più raramente , in bakelite nera.
Le fiancate dei carrelli sono chiaramente derivate da quelle dei carrelli portanti del 428 .
Mi diverto dunque a seguire l’ elenco di Mastro Geppetto per prendere in mano e osservare uno ad uno i carri .
Apre la serie l’ MC 1 , il più semplice , il carro a sponde alte con garitta ….
Una cosa che apprezzo particolarmente su modelli come questo è il fatto di poterli prendere in mano senza paura di lasciare funeste impronte digitali su vernici delicatissime , di piegare mancorrenti più fini di un capello , di distruggere microscopici particolari….
…. poi segue il suo “ quasi gemello “ , che , quando lo annuso , “ sa di tappo “,
cosa ben giustificata in quanto questo carro MC 2 …. “ a sponde alte con pietrame “…, dai carrelli con fiancate non esattamente uguali al precedente si distingue per il suo carico di frammenti di sughero .
PVZ non è stato il solo fabbricante all’ epoca ad usare tale materiale al naturale o colorato per simulare pietre e carbone ….
Molto più elaborato è il carro trasporto legname MC 3
…con il suo carico di tronchi d’ albero trattenuti da stanti in profilato metallico e catenelle in ottone brunito …
L’elenco comporta poi due carri trasporto automezzi, MC 5 ed MC 6 , ma qui ce n’ è solo uno …
…che trasporta due camioncini Mercury .
Non per sfoggiare una profonda cultura ferroviaria che non possiedo , ma semplicemente perché mio marito mi sta mostrando altri vagoncini, constato che all’ epoca anche Conti , GEM e successivamente Pocher dotarono i loro carri dei simpatici veicoli di questa marca …
Questo carro chiuso a porte scorrevoli ( MC 7 ) , dedicato alla carne Simmenthal
ha le pareti in latta , come le scatolette della carne in questione…
…non ho mai apprezzato alcun tipo di carne in scatola , che anche mio marito detesta perché gli ricorda il servizio militare , e devo dire che l’ inconsueto colore “ verdino “ di questo vagone me la fa apprezzare ancor meno ….
Al contrario , il cioccolato Tobler ( MC8 ) ha diritto ad un carro dal colore rosso-bruno certamente più consono al prodotto reclamizzato …
In quegli anni si usava spesso la denominazione “carro-botte “ anziché “ carro-cisterna “ e così viene denominato questo carro Shell con la cisterna color argento e non del giallo tipico della marca , indicato come MC 10 ….
….mentre la “ botte “ blu contraddistingue quello dell ‘ AGIP che , negli anni , ha poi preferito il giallo , diverso da quello Shell …
Forse però il più bello dei carri PVZ è l’ MC 12 , il “ carro con gru girevole “…
…. che nell’ elenco di Mastro Geppetto
è anche il più costoso .
I bordi del pianale sono rinforzati con profili di ottone brunito , che ne migliorano anche l’ aspetto …
La gru , costituita da parti in lamierino tranciato assemblate con viti , …
….è dotata di un piccolo argano a manovella sul quale si avvolge un cordino di cotone intrecciato ,il gancio ed il peso tenditore sono in ottone tornito.
Il cordino l’ ho rifatto proprio io , in quanto l’ originale era tutto sfilacciato ….
Sapete , mi capita di aiutare mio marito nei suoi lavori di restauro , per esempio sono bravissima a ritagliare le decalcomanie …!!…
Concludiamo anche questa volta con alcune foto di famiglia , questa volta della famiglia dei carri PVZ…
Sono tutti molto belli , in particolare per quell’ epoca , ma lo sono ancora oggi ….
Peccato soltanto che non abbiano avuto discendenti …!!!
Certo , oggi essi potrebbero essere oggetto di critiche in quanto non sono certo fedeli riproduzioni di veicoli reali …
… io direi invece che sono “ evocativi “ , che rappresentano “ i bei carri ferroviari “ come potremmo immaginarli se socchiudiamo gli occhi ….
Ma perché poi ai nostri giorni vogliamo a tutti i costi giudicare tutto e tutti ..?….
Cerchiamo invece di ammirarli con un occhio meno critico e libero da pregiudizi come l’ avrebbe fatto , per esempio uno dei Macchiaioli , con uno sguardo più poetico e , perché no , più sognatore…
…. un po’ come si esprime il Pascoli quando dice : …..” ….il sogno è l’ infinita ombra del vero …”….
ed ecco Giovanni Fattori
(@19 Aprile 2016)