Ferrovia in miniatura Conti , piccola Arte Lombarda (dal primo dopoguerra all'inizio degli anni 60), un blog sul Collezionismo dei trenini Conti (CO.MO.G.E.) ……….. e non solo ……. Arte, Storia e Cultura fanno da contorno ai nostri beniamini ….Vostri commenti e suggerimenti sono graditi e ci aiuteranno a migliorare il Sito…ed ora usa il motore di ricerca qui sotto immettendo un nome, una parola, un argomento e dai INVIO
Friuli terremoto del 1976
Friuli terremoto del Maggio 1976
Il brusio delle voci che veniva dal retro del Bar,
quell’uomo che comparve sulla soglia,
il bancone che si scagliò verso di me,
mi sfiorò e ritornò al suo posto.
Le luci si spensero.
Tutto in una manciata di secondi: interminabili.
Mi ritrovai in strada a correre verso la caserma.
In Lombardia, in Emilia Romagna il sisma fu avvertito in maniera netta.
Mia madre poi mi raccontò del dondolare incessante dei lampadari.
“Per fortuna che Mario non è qui; non avrà sentito niente.”
Quel giorno alle ore 19,00 un giovane ufficiale si apprestava al suo primo servizio quale comandante del Picchetto Armato Ordinario.
Si fece subito rispettare dai soldati e spiegò loro le funzioni e i comportamenti da mantenere in caso di pericolo e di pronto intervento.
Non poteva però certo immaginare cosa sarebbe capitato due ore dopo.
Durante la notte, il giovane Sottotenente, insieme ai Bersaglieri del III° Battaglione di Pordenone fu tra i primi ad accorrere in soccorso
della popolazione del Friuli colpita dalla scossa tellurica.
Il convoglio militare, passando per San Daniele del Friuli giunse sino ad Osoppo, uno dei paesi devastati,
poi Gemona, Trasaghis per ritornare ancora ad Osoppo.
Con il fazzoletto cremisi a coprire bocca e naso, quel “tenentino” si fece coraggio e rivolgendosi al suo amico Marco disse “Tocca a noi dare l’esempio”.
Subito i bersaglieri seguirono i due ufficiali e, instancabilmente, protetti solo dai loro elmetti piumati, con le mani e le piccole zappette d’ordinanza cominciarono a scavare fra le macerie.
Per due settimane si prodigarono in una corsa contro il tempo ma non ci riuscirono.
Riportarono fuori dalla terra solo corpi martoriati che parevano manichini infarinati.
Mi è rimasto indelebile il ricordo di quei giorni ed in una valigia giace un elmetto.
Quell’elmetto che appartiene alla mia gioventù, è stato testimone della sofferenza di gente umile, laboriosa, tenace.
Che possa essere testimone ora di gloria, successi e splendore per tutti.