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Amerigo Vespucci
Amerigo Vespucci
(Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.)
Amerigo Vespucci
Terzo figlio di Anastasio o Nastagio Vespucci, notaio fiorentino, e di Elisabetta o Lisa Mini, nobildonna di Montevarchi, nacque il 9 marzo 1454; nel 1489 si trasferì a Siviglia su incarico del banchiere Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici.
A Siviglia conobbe Cristoforo Colombo.
Nel 1499 si unì ad Alonso de Hojeda, il quale aveva ricevuto dalla Spagna l’incarico di esplorare, in direzione sud, le coste del continente scoperto da Colombo.
Navigatore e profondo studioso dei mari, durante i suoi viaggi Amerigo Vespucci esplorò gran parte delle coste orientali del Sud America. Fu tra i primi sostenitori dell’idea che Cristoforo Colombo avesse scoperto un nuovo continente e non una rotta occidentale per raggiungere l’Estremo Oriente per mare.
La figura di Amerigo Vespucci è molto controversa, a causa delle sue lettere la cui autenticità è stata spesso messa in discussione.
In ogni caso nelle sue lettere Amerigo Vespucci descrisse la terraferma visitata come un “Nuovo Mondo”
e fu il primo a rendersi conto di essere al cospetto di un nuovo continente, infatti nelle sue lettere, indirizzate a Lorenzo di Pier Francesco de’ Medici, descrive con dovizia di particolari i nuovi territori, i popoli visitati, la fauna e si rende conto che quel nuovo continente non può essere l’Asia.
Fu la rapida diffusione delle lettere circolate a suo nome che indusse il cartografo Martin Waldseemüller a usare il genere femminile (America)
del suo nome latinizzato (Americus Vespucius), per indicare il nuovo continente in una carta del mondo disegnata nel 1507, contenuta nella Cosmographiae Introductio.
L’idea di Waldseemüller era che l’appellativo si riferisse all’attuale America meridionale, cioè alle terre toccate da Vespucci.